Una macchina micidiale

Si conosce il virus respiratorio sinciziale dagli anni '50 del secolo scorso. Eppure solo oggi abbiamo finalmente le armi per immunizzarci contro questo virus. Come mai la ricerca ci ha messo così tanto per mettere a punto vaccini ed anticorpi monoclonali contro questo virus?

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) ha sviluppato una strategia di conservazione della specie particolarmente sofisticata che è appunto caratterizzata dalla creazione di sincizi cellulari. Il meccanismo di formazione dei sincizi viene spiegato con alcuni esempi nella puntata di oggi del podcast. Brevemente qui possiamo dire che la fusione di cellule in un unico grande sincizio da un lato permette al virus di nascondersi meglio dagli attacchi del sistema immunitario dell'ospite; dall'altra danneggia in maniera grave il rivestimento dei bronchi più profondi causando una forma di malattia respiratoria molto temuta sia dai pediatri che dai genitori: la bronchiolite.

La ricerca di un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale è partita insieme a quella contro altri virus respiratori, come i virus influenzali. Ma si arrestò presto a causa di un incidente nel corso della sperimentazione, negli anni '60, che ne bloccò per decenni lo sviluppo clinico. Il mistero sulla causa di quel drammatico insuccesso sarà infatti spiegata solo dopo decenni di studi che mostreranno come il virus respiratorio sinciziale sia davvero una macchina biologica micidiale.

E' con il racconto di questa storia che si conclude la puntata di oggi del podcast. Buon ascolto!