Perché COVID-19 non è un banale raffreddore e mai lo sarà per molti anni

Negli ultimi tempi abbiamo ascoltato spesso dire che la variante omicron, presentando un tasso di letalità più basso rispetto alle precedenti. Qualcuno si è avventurato anche oltre dicendo che sarà "poco più di un raffreddore".

Sono ottimista per natura, ma diffondere queste opinioni può essere molto pericoloso. SARS-CoV-2 è un virus pericoloso per chi lo contrae senza alcuna difesa immunitaria, a prescindere dalle varianti. La letalità del virus nel corso della pandemia tende naturalmente a diminuire per fenomeni di adattamento della popolazione umana al virus (e non viceversa).

Il primo fenomeno purtroppo è legato al fatto che i più deboli muoiono nelle prime ondate della pandemia, perché non si fa in tempo a proteggerli con la vaccinazione. Nelle ondate successive, poi, il livello di immunità della popolazione aumenta progressivamente grazie alla combinazione vaccinazione/infezione naturale. Il virus, circolando, incontra dunque una popolazione sempre più resistente.

Nonostante ciò, se si vanno ad analizzare i numeri assoluti di individui che non sono stati vaccinati e non hanno avuto l'infezione, ci accorgiamo che sono ancora dell'ordine di milioni di persone.

Ecco perché varianti come la omicron fanno paura. Il semplice fatto di essere più trasmissibili è di per sé una minaccia. Il virus infatti, circolando velocemente anche fra chi è parzialmente immune (vaccinato o guarito), incontrerà comunque moltissimi individui che risponderanno all'infezione sviluppando forme gravi di malattia perché completamente scoperte da un punto di vista immunitario. Fra questi coloro che non sono mai stati vaccinati (inclusi bambini e adolescenti) e coloro che hanno perso sostanzialmente la protezione delle prime dosi di vaccino. Molti anziani e adulti che non hanno ancora fatto il richiamo si trovano in quest'ultima situazione.

Se fosse anche vero che la variante omicron sia meno letale della delta, la sua capacità di diffusione nella popolazione rappresenta comunque una minaccia.

Andiamo dunque avanti con la vaccinazione e, con un po' di pazienza, almeno per il prossimo autunno-inverno non abbassiamo la guardia con mascherine, ventilazione degli interni e distanziamento.